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martedì 16 giugno 2009

ILMITO SUMERICO DI OANNES: IL CIVILIZZATORE ANFIBIO

THE SUMERIC MITH OF OANNES: THE AMPHIBIAN CIVILIZATOR-The Sumeric Chronicles wrote about a Human-God called Oannes, amphibian, who teach to them the sciences, arts and method of writing. They portraits him and descrived his life with them. He lived under the Persian Gulf. A lot of civilizations have the same amphibian god, like Mayas and Dogon.
Nella mitologia sumerica, oltre a quella di molti popoli mesopotamici, si trovano riferimenti ai cosiddetti Apkallu. Non erano propriamente dei, ma venivano considerati esseri semi-divini, o semi-demoniaci, anche se non è raro trovarli descritti come "animali senzienti". E venivano considerati esseri civilizzatori. E tutti provenivano da un ambiente acquatico.
Beroso, sacerdote babilonese vissuto nel III secolo a.C., in un antico testo cuneiforme, ne descrive uno un particolare, chiamato Oannes. "Il suo corpo era come quello di un pesce, ed aveva, sotto la testa di pesce, un'altra testa, e sotto, dei piedi come quelli di un uomo, aggiunti alla coda da pesce (...) anche la sua voce era di uomo (...) erudiva di giorno gli uomini sulle lettere, sulla scenza e sulle arti. Aveva insegnato loro a costruire le case, i templi, a compilare leggi e a conoscere i principi delle cognizioni geometriche". Quando tramontava il sole, l'essere si tuffava di nuovo in mare ed andava nelle profondità. Secondo la leggenda sumerica, Oannes viveva nell'Apsu, un luogo descritto come "un palazzo in fondo al mare".
La civiltà sumerica apparì e si sviluppò in un arco di tempo molto breve. La loro lingua non appartiene, secondo i linguisti, a nessun ceppo conosciuto, come anche la scrittura cuneiforme.
E' interessante notare che l'antica città di Pantibiblon fu spesso visitata da questi esseri, secondo le cronache dell'epoca. Abideno, cronista durante il regno di Amillarus, tramanda il ricordo di un semi-demone il cui nome sumerico equivale a "repellente", anch'egli proveniente dal mare. Lo stesso Apollodoro narra di un visitatore anfibio di nome Odacon, emerso dal Golfo Persico durante la dinastia di Euedoreschus.
Da notare il parallelismo con altre creature anfibie delle mitologie antiche. Gli Accadi tra le divinità metà uomo e metà pesce, ne adoravano una chiamata Uan. I Maya dell'America Centrale adoravano un essere anfibio chiamato Uaana, la cui traduzione significa "colui che risiede nell'acqua. I Filistei adoravano una creatura anfibia chiamata Odakon (o Dagon), raffigurata con una coda di pesce e corpo umano. E poi ci sono i Dogon, tribù del Malì con profonde conoscenze astrologiche, che adora un dio chiamato Nommo dal corpo di pesce "tornato fra le nuvole all'interno di un uovo rovente".