Nell’età Vittoriana, Londra fu al centro di alcuni strani episodi che ancora oggi non trovano spiegazione.
La sera del 25 settembre del 1837, Polly Adams di 23 anni, stava passeggiando tranquillamente in compagnia della sua amica Mary nei pressi di un parco londinese quando, incuriosite da dei rumori provenienti da un cespuglio, si avvicinarono. Raccontano allora di aver visto saltar fuori un uomo alto, con un mantello nero, sfigurato e dai lunghi artigli. La ragazza rimase seriamente ferita, ma ancora in vita, e il giorno dopo raccontò alla polizia: "Ho visto bene quella creatura in faccia: era metà uomo e metà diavolo, aveva lunghi artigli, gli occhi sembravano di fuoco e indossava un lungo mantello nero e stivali scuri, era il demonio in persona".
Fu il primo avvistamento di quello che i giornali dell’epoca chiameranno Jack il Saltatore o Spring-Heeled-Jack, Jack dai tacchi a molla. Una vasta zona fu teatro delle sue apparizioni, dai sobborghi di Londra fino a Liverpool.
Una sera, il campanello della famiglia Alsop, a Berahind Lane, nella cittadina di Bow, iniziò a suonare ripetutamente. I genitori mandarono allora loro figlia Jane ad aprire il la porta. La figura era indistinguibile al buio, e così la ragazza gli si avvicinò subito con la candela. Dirà di aver visto degli occhi rossi, viso orribilmente malformato coperto da una sfera trasparente e una strana lampada che gli pendeva dal petto. Un lampo blu investe la ragazza. Gli si scaglia addosso. Emette un verso sordo e cupo. La ragazza tenta di scappare ma viene immobilizzata e, racconterà, che la creatura iniziò a graffiarla in viso, collo e schiena e a tagliarle ciocche di capelli. All’arrivo dei genitori e dei vicini, attirati dalle grida della ragazza, “Jack” spiccò un salto che lasciò a bocca aperta tutti i presenti.
La sera del 25 settembre del 1837, Polly Adams di 23 anni, stava passeggiando tranquillamente in compagnia della sua amica Mary nei pressi di un parco londinese quando, incuriosite da dei rumori provenienti da un cespuglio, si avvicinarono. Raccontano allora di aver visto saltar fuori un uomo alto, con un mantello nero, sfigurato e dai lunghi artigli. La ragazza rimase seriamente ferita, ma ancora in vita, e il giorno dopo raccontò alla polizia: "Ho visto bene quella creatura in faccia: era metà uomo e metà diavolo, aveva lunghi artigli, gli occhi sembravano di fuoco e indossava un lungo mantello nero e stivali scuri, era il demonio in persona".
Fu il primo avvistamento di quello che i giornali dell’epoca chiameranno Jack il Saltatore o Spring-Heeled-Jack, Jack dai tacchi a molla. Una vasta zona fu teatro delle sue apparizioni, dai sobborghi di Londra fino a Liverpool.
Una sera, il campanello della famiglia Alsop, a Berahind Lane, nella cittadina di Bow, iniziò a suonare ripetutamente. I genitori mandarono allora loro figlia Jane ad aprire il la porta. La figura era indistinguibile al buio, e così la ragazza gli si avvicinò subito con la candela. Dirà di aver visto degli occhi rossi, viso orribilmente malformato coperto da una sfera trasparente e una strana lampada che gli pendeva dal petto. Un lampo blu investe la ragazza. Gli si scaglia addosso. Emette un verso sordo e cupo. La ragazza tenta di scappare ma viene immobilizzata e, racconterà, che la creatura iniziò a graffiarla in viso, collo e schiena e a tagliarle ciocche di capelli. All’arrivo dei genitori e dei vicini, attirati dalle grida della ragazza, “Jack” spiccò un salto che lasciò a bocca aperta tutti i presenti.
Le aggressioni si moltiplicarono. Tra gli indiziati ci fu anche il Marchese Henry de la Poer Beresford di Waterford, un nobile che praticava diversi sport, con un carattere inquieto ed incline a fare scherzi di vario genere. Si diceva che si fosse fatto costruire degli stivali con delle molle che gli permettessero di compiere dei salti straordinari, ma mori nel 1859, mentre “Jack” ancora per molto tempo continuerà ad aggredire uomini e donne.
Nel 1877, a Newport, “Jack” fu colpito da diversi colpi di fucile a corta distanza, ma si dileguò lo stesso con un “salto prodigioso”, stando alle parole dei testimoni.
Nel 1877, a Newport, “Jack” fu colpito da diversi colpi di fucile a corta distanza, ma si dileguò lo stesso con un “salto prodigioso”, stando alle parole dei testimoni.
L’ultima apparizione fu registrata il 10 settembre del 1904, a Liverpool, dove fu visto saltare da migliaia di persone di tetto in tetto con la sua tipica risata da diavolo.
Forse era il nonno di Freddy Krueger...
RispondiEliminaMa dove hai trovato questo articolo? Ma soprattutto...ogni malvivente dell'Inghilterra di fine 800 qualsiasi cosa egli faccia e qualsiasi delitto commetta viene chiamato Jack! C'è un motivo preciso o semplicemente gli inglesi associano il nome Jack al male?
RispondiEliminajack, come anche smith, sono dei suffissi che gli inglesi mettono quasi come dei nomi generici e indefiniti. Esemio: gold smith: orefice
RispondiEliminabè ma Smith non è un nome proprio mentre Jack si! se è vero che vengono entrambe usati come nomi generici non vorrei essere inglese e chiamarmi Jack perchè questo significherebbe che i miei genitori non hanno nemmeno perso tempo a scegliermi un nome!
RispondiEliminaProva a vederla da un'altro punto di vista: ti avrebbero dato un nome-universale, multiuso e funzionale. Saresti il "passepartout" della linguistica. Saresti "il-tutto-abulante-vivente" delle conversazioni: tutti parlerebbero di te senza nenache conoscerti. Jack Smith è il primo vero essere mediatico virtuale della storia.
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